giovedì 14 novembre 2013

Spiegatemi l'utilità.
Del mio infuso vaniglia.lampone che mi fa vedere la realtà un pò più dolce.
Del bermi un caravan di acqua e limone messa a bollire. (questa l'ho scoperta da poco)
Di addentare un limone a morsi.
Delle duemila tazzine di caffè e i dolori allo stomaco.
Dei chewing gum masticati forsennatamente e delle caramelle con l'aspartame.

Di svegliarsi con la faccia di una malata terminale e in sintesi,non dormire.
Del fatto che la dismorfofobia mi è ritornata sui denti/bocca,e non riesco a uscire per colpa di questa cosa.
Del fatto che aspetto di andare dal dentista ogni santo giorno perchè non mi sento a posto, mi sento un mostro.

Del fatto che tra poco e il mio compleanno,e chi lo vuole festeggiare.
Del fatto che mi sento così brutta che mi voglio nascondere ogni santo giorno.
Del fatto che ho scoperto il dolore fisico. e allevia la mia disperazione.

Del fatto di incontrare il mio ex in discoteca,e ogni volta parlarci quei venti minuti perchè sembra non volerti mai lasciare andare. Perchè si preoccupa,che sei dimagrita troppo,che devi smettere di vederti grassa. Perchè ti porge quella winston blue come un anno fa,quando era lui che ti veniva a salvare,a prendere/portare a casa, a orari improponibili, reduci da feste e tanto alcol,lui ti si piazzava fuori da una discoteca con cui tu eri con le tue amiche e ti chiamava: "sono di fuori."
Lui,la sregolatezza fatta a persona, lui che le sigarette me le dava sempre,diceva che un figlio gli sarebbe costato meno.

Io (un anno fa) la bulimia,le abbuffate di lui,il cellulare stretto appena sveglia/un po addormentata,pregando che vibrasse,che fosse lui con il solito messaggio delle 4/5 di mattina.
Lui,una notte in discoteca sulla sabbia,il mare,la brezza,le mie amiche,l'amaro dentro perchè non ci sentivamo più e lo volevo DA MORIRE. Per l'ennesima volta torna,mi stupisce,mi prende,,lui che mi prende tutto,e mi svuota. Poi se ne va.
Lui che mi scriveva poemi,lui che mi veniva a salvare e mi diceva,che voleva essere salvato.
Io che gli dicevo: non lo so fare neanche per me. non ti posso salvare. non io .
Del fatto che un paio di anni fa non ero così.

E ora ci sono io più malata che mai.e lui mi si piazza così,come se niente fosse,con quegli occhi che mi fanno ricordare quanta vita,quanto malsana ma allo stesso tempo quanto fossi drogata della nostra "relazione"



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